A Vulci un’altra straordinaria scoperta: una tomba intatta risalente al VI secolo a.C.
Gli scavi continuano a portare alla luce importanti testimonianze dell’antica civiltà etrusca
Durante la campagna di scavo, presso la necropoli dell’Osteria, è tornata alla luce una tomba risalente al VI secolo a.C. All’interno della sepoltura, appartenente probabilmente a una donna il cui Stato Sociale era abbastanza agiato. Gli archeologi lo hanno capito dalla presenza, nel corredo funerario, di una fuseruola, oggetto tipico della tessitura, e dalla ricchezza del vasellame. All’interno ritrovati anche i resti dell’ultimo pasto rituale, cosa davvero insolita e rara: sulla destra dell’ambiente un Braciere in bronzo, con ancora all’interno i carboni. Sopra, appoggiato, uno spiedo dove erano infilate le carni da arrostire per l’ultimo pasto mai consumato. L’ambiente sepolcrale, appena aperto, consentirà anche di aggiungere un altro tassello nello studio dei legami tra le famiglie sepolte nelle varie necropoli di Vulci. Ora gli oggetti contenuti nella tomba femminile appena studiata saranno recuperati e inviati in laboratorio per essere studiati e restaurati.
Le telecamere della Tgr Lazio hanno documentato l’apertura, nella necropoli dell’osteria,