Museo Archeologico Nazionale di Cosa

Museo Archeologico Nazionale di Cosa

 
Il Museo Archeologico Nazionale di Cosa fu costruito al di sopra delle mura perimetrali di una abitazione privata di epoca romana. Fu donato al popolo italiano nel 1981 dalla proprietaria del terreno, la marchesa Sanfelice di Monforte.

L’American Academy in Rome dal 1947 ha eletto l’antica colonia latina di Cosa quale luogo privilegiato delle proprie attività di ricerca.

 

Le sale

 
All’inizio il museo possedeva un’unica sala dedicata ai reperti più significativi, provenienti principalmente dell’Arce, dal Foro, e dalle abitazioni private.
Di particolare interesse le decorazioni fittili dei templi sull’Arce. Oltre alle esemplificazioni di ceramiche, vetri e oggetti in metallo e in avorio relativi all’instrumentum domesticum.
Con l’ampliamento del 1997 la superficie espositiva è stata raddoppiata, con l’aggiunta di due nuove sale. La prima è dedicata all’area del porto e ai commerci, oltre che ai rinvenimenti nella necropoli circostante la città. La seconda accoglie invece le testimonianze relative alle fasi di vita più tarde, che documentano la frequentazione di Cosa almeno fino al XV secolo. Completano il percorso espositivo alcuni materiali riferibili ai secoli successivi all’abbandono della città (I secolo a.C.). Fino alla trasformazione dell’area dell’Arce in guarnigione militare (V-VI sec. d.C.) e al successivo castello. Quest’ultimo compare tra i possedimenti dell’Abbazia delle Tre Fontane di Roma (X secolo d.C.). Per arrivare poi alle testimonianze del XIII-XIV secolo.

 

Orari:

Invernale dal 1 ottobre 2017: da lunedì a sabato e prima domenica del mese 8.15 – 16.30.

Ingresso gratuito la prima domenica del mese per l’iniziativa del Mibact.